Dalla sua invenzione fino agli albori della seconda rivoluzione industriale(dove si cominciò a produrre su scala industriale ogni tipo di strumento tecnico),ogni archimetro veniva prodotto artigianalmente da architetti e topografi per uso personale o didattico limitato ad una cerchia ristretta di individui: basti pensare a Ostilio Ricci all'accademia medicea di Firenze nel tardo Rinascimento o a Jules Salleron nella Francia dell '800 .
Solo in pieno Positivismo nella seconda metà dell'800 vengono fondate le prime case industriali di progettazione e costruzione di strumenti ottici e topografici: Alessandro Duroni fonda a Milano nel 1837 la Duroni &C. che verrà acquisita successivamente dalla "Filotecnica " di Ignazio Porro ,specializzata nella costruzione di strumenti topografici innovativi come il teodolite; sarà Angelo Salmoiraghi e prendere in mano l'azienda trasformandola in "Filotecnica Salmoiraghi " per arrivare nel XX secolo alla creazione della "Salmoiraghi e Viganò" che tralasciò gli strumenti topografici per concentrarsi principalmente sull'ottica.
In Inghilterra operò anche su strumenti topografici per navigazione l'industria famigliare del filantropo Egerton Smith.
Nello stesso periodo In Germania fu fondata l'Industria ottica Zeiss che grazie alle sue lenti e al suo dipartimento degli strumenti geodetici ,portò a uno sviluppo e miglioramento di strumenti topografici come i teodoliti e tacheometri.
(Dipinto della Carl Zeiss a Jena nel 1910).
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